Cartoceto, la città dell’olio
Cartoceto è un insieme di racconti, di aneddoti e curiosità che affondano le radici nella storia dei tempi. Ma è anche la ricchezza del suo patrimonio culturale e naturale, da scoprire e visitare. Cartoceto sorge su di un colle, a circa 235 metri sul livello del mare, circondato da colline che lo lasciano spaziare solamente a est, verso il Mar Adriatico.
Il centro storico è disposto a ventaglio sulle pendici di un colle, l’antico “castello” è preceduto dal lungo piazzale del “borgo” ed è caratterizzato da gradinate e ripide viuzze affiancate da case disposte a più livelli, circondato da mura scarpate. Spicca il Palazzo del Popolo, di origine trecentesca, sormontato dalla piccola torre dell’orologio.
Tra i siti di architettura religiosa degni di nota sono la Collegiata di Santa Maria della Misericordia, il convento dei Padri Agostiniani, la chiesa di Santa Maria del Soccorso e la pieve dei Santi Pietro e Paolo. Le origini di Cartoceto risalgono a tempi lontanissimi, ne fanno fede alcuni ritrovamenti, tra cui un’iscrizione romana del 79 a.C. trovata presso l’antica Pieve, che avvallerebbero l’ipotesi per la quale la città fu fondata da un gruppo di Cartaginesi scampato alla battaglia del Metauro durante la seconda guerra Punica (218-201 a.C.); di qui il nome Cartoceto. Una seconda ipotesi farebbe risalire le sue origini alle invasioni barbariche (VI-VIII sec.), perciò le popolazioni dei centri vallivi dovettero rifugiarsi tra le colline per sfuggire alle devastazioni.
Il paese oggi vive immerso fra gli uliveti e i campi coltivati, la posizione collinare, così come la natura dei terreni e la vicinanza del mare (distante circa 14 km) hanno creato le premesse per la notorietà di Cartoceto nella produzione di olio pregiato. I principali prodotti del territorio sono infatti l’olio d’oliva, il quale vanta l’unico marchio DOP della Regione Marche, ma anche il vino, i cereali, i formaggi e la frutta.