Mondolfo, una suggestiva fortezza adriatica

Chi visita Mondolfo fa trentuno! Infatti, sono almeno 31 le esperienze che offre tra emozioni da vivere, luoghi da visitare e le cucine da assaporare! Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, la sua riviera è bandiera blu d’Europa Fee.

È emblematico, del resto, che chi disse nel luglio 1517 “chi ha fatto trenta può fare anche trentuno” sia strettamente legato alla storia ed alla vita del Comune: quel papa Leone X che aveva inviato suo nipote Lorenzo II alla conquista del ducato d’Urbino, ponendo d’assedio anche Mondolfo.Già sapeva che, in questa Terra soleggiata dalle spighe dorate immersa nell’azzurro del pescoso Adriatico, le esperienze da vivere sarebbero state almeno una in più delle altre città; non trenta, ma trentuno! Mondolfo è la tappa ideale per soggiorni lunghi e vacanze brevi per turisti di tutte le età.

Dalla “città martiniana fortificata sul mare” alla “città del mare d’inverno” in ogni stagione accoglie single, gruppi e famiglie.Verrebbe da correre da un canto all’altro per ascoltare i rintocchi del campanile di S. Agostino che racconta il trascorrere del tempo e la vita della comunità. C’è da perdersi fra la bellezza delle vie del borgo, in un silenzioso e solitario tour fino alla Piazza del Comune,che ha la forma di abbraccio.

Da non perdere le “Passeggiate al Castello” e l’escursione nella valle dei tufi, alla ricerca del gruccione. Da visitare: la millenaria cripta dell’Abbazia di San Gervasio e la Galleria senza soffitto. Col bel tempo, dal Belvedere del Castello si scorgono le coste della Croazia con il binocolo panoramico. Per tuffarsi indietro nel tempo c’è l’Armeria del Castello e la macchina oraria pontificia.

Da scoprire la Fonte Grande, sorgente naturale utilizzata sin dalla preistoria, immersa nella natura. D’inverno la magia del Natale si vive con il Presepe in riva al mare. A Mondolfo poi, i mici abitano le sue Chiese e nel Monastero di Sant’Anna ci sono deliziosi biscotti a forma di animaletti. Infine, la città vanta due eccellenze gastronomiche tradizionali: “il sug sal tonn e alic” e i “tajulìn sa la fava alla mondolfese, non resta che provarli a maggio nella tradizionale “Festa dei Magnafava”!
Le esperienze non finiscono qui, fai 31 per scoprirle tutte!