
Nascosta tra le colline di Sant’Angelo di Caminate, oltre il Metauro, la Grotta di San Paterniano è uno dei luoghi più antichi e suggestivi del cristianesimo fanese. Secondo la tradizione, il Santo vi trovò rifugio con i suoi monaci durante le persecuzioni di Diocleziano (295–305). Il sotterraneo, a forma di “T”, presenta due lunghi corridoi in pietra e potrebbe aver ospitato le prime comunità cristiane. Nel corso dei secoli la grotta fu dimenticata, poi riscoperta nell’Ottocento. Oggi conserva la memoria di una fede silenziosa e resistente, alle origini della cristianità locale. Le opere ritrovate al suo interno – tra cui un crocifisso ligneo del XV secolo e un dipinto della Madonna col Bambino – testimoniano la continuità del culto nel tempo.